E‘ nato Stia, Arezzo nel 1920 ed è scomparso a Firenze, dove ha vissuto e lavorato, nel 1996.
Dopo aver lavorato a lungo come illustratore, si dedicò alla pittura ricercando un’identificazione nel soggetto e immagini capaci di rendere con efficacia la sua visione del mondo. Si sofferma su un’umanità annoiata, priva di valori e di aspirazioni. I suoi personaggi sono comparse anonime che affollano il palcoscenico della quotidianità, uomini invecchiati e donne sfiorite, senza più sogni, desideri, illusioni. Un sentimento profondamente malinconico che l’artista sa rendere con sensibilità ed ironica poesia.
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