DOMENICO GIUSTI 1972
Domenico Giusti
Via Carlo Amati, 12
20052, Monza, Mi
Cellulare 347.0860338
DGiusti@d-revolution.com
http://www.domenicogiusti.com/
NOTA BIOGRAFICA
Domenico Giusti è nato ad Asmara (Etiopia) il 17 aprile del 1972
Fin da bambino dimostra e sviluppa in maniera autonoma una spiccata attitudine nel disegno prima e nella pittura poi, fino ad approdare alla scultura, in gesso e legno prima e, in tempi più recenti, in marmo.
Nel 1991, incoraggiato dai propri insegnati di Liceo, organizza una mostra personale che avrebbe dovuto essere ospitata in alcune stanze del Consolato Italiano in Addis Abeba (Capitale etiopica). Purtroppo la sua prima personale non si tiene a causa dello scoppio della guerra civile che lo costringe, tra l’altro, a trasferirsi in Italia.
Negli anni dell’Università continua a coltivare la propria passione per la pittura, imboccando la strada della sperimentazione con l’uso di colori e supporti il cui abbinamento risulta abbastanza inusuale (per esempio vernici, smalti o coloranti industriali su carta o cartoncino).
Dal 2001 si avvicina alle tele, sulle quali continua la sua sperimentazione adottando come colori smalti brillanti di origine sintetica generalmente utilizzati per usi industriali, cui affianca smalti acrilici in spray.
Durante tutta la sua carriera di pittore le sue opere sono caratterizzate dalla presenza costante delle mani umane, cui con il tempo si affianca la figura umana rappresentata per intero, fino ad assumere, nelle opere più recenti, valori metaforici e/o simbolici.
Concetti chiave, creature cerebrali, enigmi trascendentali scandiscono l’itinerario artistico di Giusti, tracciando percorsi inediti e demarcando i confini della psiche.
In “Umana Solitudine”, ad esempio, il messaggio artistico si tinge di un evidente esistenzialismo sociale attraverso le sfumature di una nuova filosofia umana. In tal senso la ricerca espressiva dell’autore germoglia sotto il seme della filantropia e ci conduce sensibilmente alla scoperta dell’altro.La tela denuncia, infatti, mediante una fine tecnica esecutiva, la perdita del contatto umano e la decadenza dei valori di fratellanza e altruismo avvenuta nel XXI secolo.
Contemporaneamente scopre il marmo come materiale per le proprie sculture e inizia una prima produzione di statuette di piccole dimensioni raffiguranti figure umane o animali.
Anche nella scultura è possibile ritrovare il tema ricorrente delle mani umane cui si affianca la figura umana, anche in questo caso raffigurata come simbolo di idee, pensieri, valori e così via.
Vive e lavora a MONZA
L’universale nel microcosmo pittorico di Domenico Giusti - www.d-revolution.com
Utopie di solidarietà si manifestano in immagini arcane, disperse in viaggi cosmici come meteore ancestrali. Sono gli accorati spazi di humanitas creati da Domenico Giusti a suggerirci riflessioni universali, affioranti da un microcosmo pittorico senza prologhi né epiloghi.
Concetti chiave, creature cerebrali, enigmi trascendentali scandiscono l’itinerario artistico di Giusti, tracciando percorsi inediti e demarcando i confini della psiche.
In “Umana Solitudine” il messaggio artistico si tinge di un evidente esistenzialismo sociale attraverso le sfumature di una nuova filosofia umana. In tal senso la ricerca espressiva dell’autore germoglia sotto il seme della filantropia e ci conduce sensibilmente alla scoperta dell’altro. La tela denuncia, infatti, mediante una fine tecnica esecutiva, la perdita del contatto umano e la decadenza dei valori di fratellanza e altruismo avvenuta nel XXI secolo.
|