Mario Radice
(Como 1898 - 1987)
Grande e severo esponente dell‘astrattismo italiano degli anni Trenta e Quaranta (è stato, tra l‘altro, il capofila dell‘ormai storico Gruppo Como), Mario Radice è un artista (pittore soprattutto, ma anche scultore e cultore di problemi d‘architettura) del quale molti conoscono l‘opera, ma pochi la complessità di carattere e la ricchezza interiore. Giunto alla soglia dei novant‘anni con un bagaglio non indifferente di opere d‘arte e di riflessioni estetiche, il maestro comasco può oggi ritenersi uno degli ultimi superstiti di un‘epoca particolare della storia dell‘arte italiana, di cui è stato testimone attento e personaggio di spicco. Oltre che nella varietà e qualità dei suoi interventi che attestano l‘impegno di una vita interamente dedicata all‘arte, la sua "storia" rivive anche nelle semplici ma animate parole delle sue narrazioni e discussioni, e nei materiali spesso inediti (soprattutto fotografie) che egli ha l‘amabilità di mostrare agli amici. Questo libro vuole "fermare" sulla carta, grazie in modo particolare alla formula dell‘intervista, la vita, l‘opera e l‘ispirazione artistica di Radice, chiamando direttamente in causa il maestro, sollecitandolo con domande incalzanti e sempre pertinenti, invitandolo a "partecipare" ad altri (allo storico, al critico, al semplice estimatore, al collezionista, all‘artista più giovane, o a chi non ha avuto ancora modo di conoscerlo) i tratti essenziali della sua vicenda umana e la sostanza del suo iter artistico. Andando dalla fine del secolo scorso fino ai nostri giorni, lungo quasi un secolo di vita attraverso gli avvenimenti cruciali del ‘900 e accanto ad alcuni fra i grandi, spesso grandissimi, nomi dell‘arte italiana (principalmente Terragni, Cattaneo e Rho, ma anche Reggiani, Fontana e gli altri amici della milanese Galleria del Milione, e prima ancora Morandi, Carrà, De Chirico, Sironi, Casorati...), il volume presenta Radice nel suo vivere all‘interno della dimensione familiare e pubblica e nel suo abitare in una città lombarda qual è Como, con la sua "aria", la sua "luce", le sue suggestioni storiche, artistiche e paesaggistiche, senza ovviamente trascurare il più vasto panorama italiano e le diverse coordinate culturali europee. Il volume su Mario Radice è animato da due componenti specificamente interattive: quella "letteraria" e quella "visiva". La componente "letteraria" si articola in una presentazione critica dell‘artista seguita dalla registrazione della lunga serie delle sue conversazioni. Quella "visiva" consiste in un servizio fotografico che, oltre a riprodurre un ampio materiale iconografico-documentario, interpreta la "figura" del maestro nel suo "mondo" (la casa, lo studio, la città di Como) e nel suo porsi e disporsi tra le cose e le persone in questa particolare stagione della sua vita. Oltre a ciò, la componente "visiva" si arricchisce di un preciso intervento grafico (disegno del volume e mise en page) che dà a quest‘opera quell‘impronta di alta classe in grado di farne un gioiello nel suo genere.
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