Antonio Cremonese (Roma 1947)
.
Il maestro Cremonese nasce a Roma nel 1949 nel popolare quartiere di San Lorenzo, si diploma al Liceo Artistico Statale "III" e successivamente presso l’Accademia di S. Giacomo.
Frequenta Umberto Mastroianni che lo inizierà alla scultura ed all’uso delle tempere acriliche, Giulio Turcato che gli trasmetterà l’amore per il rosso, Manlio Bacosi che gli svelerà l’esoterica forza del bianco, Antonio Corpora che gli affinerà l’impianto compositivo.
Con le sue tematiche Cremonese si rivela "un artista nuovo", capace di proporre un diverso prototipo di Arte dove le immagini non sono assolutamente riconducibili a riferimenti o referenti del presente o del passato.
Il suo carattere esuberante ed irrefrenabile, la satira ed il sarcasmo verso le classi dominanti ed i "Poteri" in genere, la sua tecnica pittorica rapida e violenta ma dotata di un cromatismo, di una poetica ed un lirismo disarmanti, lo collocano idealmente nella pittura moderna delle "Avanguardie" dell’Arte Italiana.
L’artista, poi, rivela autentica genialità quando si lascia trasportare dal sentimento ed allora sulle tele compaiono velocemente: Gallinacci chiassosi, Alberi, Nuvole, Mitili, Baci…."In fin dei conti" dice sempre Cremonese, "siamo tutti artisti"…
I suoi colori, puri come il suo animo, accelerati cromaticamente con l’aggiunta di lustrini luminosi, soddisfano una duplice emozionalità: la sua e quella dell’attonito osservatore.
Senza tema di smentite si può asserire che il maestro rappresenta un "unicum" tra gli artisti del secondo Novecento.
Nell’Anno 2000, in occasione delle celebrazioni dell’Anno Felliniano, indetto dal Ministero dei Beni Culturali, le Poste Italiane incaricano il maestro Cremonese di realizzare un francobollo commemorativo del grande regista di cui fu anche amico personale.
Il francobollo, dal titolo "Ginger e Fred" è stato ufficialmente presentato da Gian Luigi Rondi, presidente dell’Ente David di Donatello, il 20 Settembre 2000, giorno della prima emissione, nel Palazzo dei Priori, sede del Comune di Viterbo.
Dotato di "una esuberanza irrefrenabile"(G. Di Genova), di una "fastosità cromatica ed irruenza compositiva" (G. C. Argan), di una "appartenenza ideale al mondo delle Avanguardie" ( A. Masi), di un essere "profetico animatore dell’Arte Moderna" (U. Mastroianni), di una "sottile componente alchemico-esoterica" ( V. Apuleo), di una "coloromania congenita ed incurabile" ( A. Sorgente), il maestro Cremonese è oggi uno tra i più importanti esponenti dell’Arte Contemporanea Italiana.
|