Nato a Medicina (Bologna) nel 1913, diplomatosi nel 1936 alla Scuola d‘Arte di Bologna, Aldo Borgonzoni alla fine degli anni Trenta approda a forme di espressionismo accostabili a parallele esperienze della Scuola Romana di Corrente, costituendo in tal senso un caso unico nell‘ambiente bolognese. Come ha specificato il curatore, Claudio Spadoni, durante la presentazione alla mostra ‘‘l‘artista e‘ certamente uno dei maggiori esponenti della pittura realista in Europa, tuttavia ha operato su un versante del tutto particolare, quello che piega verso l‘espressionismo tedesco al quale sul finire degli anni Cinquanta unisce precise tangenze con la pittura informale, quella amata da Francesco Arcangeli, del resto grande estimatore, assieme a Carlo Ludovico Ragghianti e Carlo Bo, della ricerca di Borgonzoni. La narrazione figurativa dell‘artista si conferma su un registro di inquietudini sostanzialmente espressioniste; quasi che le sue radici padane ad un certo punto si fossero nutrite di umori del nord‘‘.
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