Filippo Scroppo (Riesi 1910 - Torre Pellice 1993) frequenta la Facoltà Valdese di Teologia di Roma, fino a quando la chiamata alle armi interrompe gli studi.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale si trasferisce in Piemonte, dove si laurea in lettere. Sceglie quindi di dedicarsi all‘arte e inizia la sua collaborazione con quotidiani e periodici.
Nel 1948, con Casorati, Menzio, Galvano, Cremona e Mino Rosso, fonda la sezione torinese dell‘Art Club. Nello stesso anno è assistente di Casorati alla Cattedra di Pittura dell‘Accademia Albertina di Torino, e poco tempo dopo diventa docente di pittura nella Scuola libera del nudo della stessa città.
Nel 1952 firma il "Manifesto di Adesione" al M.A.C. (Movimento Arte Concreta) con Biglione, Galvano e Parisot, collaborando a tutte le manifestazioni del gruppo. Partecipa quattro volte alla Biennale di Venezia (1948, 1950, 1952, 1962); espone a Washington (1980) ed a Colonia (1980).
Grande animatore culturale attivo nella divulgazione dell‘arte, ha consolidato la collezione della Civica Galleria a lui intitolata lasciando la sua chiara impronta che non si rileva soltanto nella forte presenza del nucleo torinese dei suoi allievi e colleghi e nella ricorrenza del tema montano - autunnale della Val Pellice, ma anche nella corrispondenza tra le sue personali stagioni artistiche ed il repertorio da lui raccolto.
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