Artista appartato e poco incline ai rapporti esterni alla propria vita paesana. Formatosi artisticamente da autodidatta, inizia ad operare in ambito artistico alla fine degli anni Quaranta.
Fu affascinato dalla pittura di paesaggio di Emo Curugnani, trasferito a Santarcangelo per un breve periodo. Tra il 1952 e la fine degli anni Sessanta partecipa a varie mostre collettive, insieme a Moroni e Turci organizzate nel territorio provinciale.
Nel corso della sua lunghissima carriera artistica, non ha semplicemente relazionato i vari campi espressivi ma è stato autore di tentativi di integrazione di tecniche fra loro diverse, con soluzioni formali del tutto diverse.
Attratto dalle tecniche artistiche artigianali, nel 1956 aprì una bottega di ceramica. La vivace policromia e l’annullamento dei piani prospettici dei prodotti ceramici si ritrovano infatti, in alcuni dipinti.
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