Zambelli Sergio Nasce nelle Marche a Belvedere Ostrense il 16 marzo 1956, dove affonda le sue radici, ne assorbe la cultura e il modo di essere. Vive a Senigallia con la sua famiglia, dove opera diversificando le sue attività tra il mondo artistico e la libera professione. Già nel corso dei primi studi di base manifesta la propensione al disegno e al colore. Nel 1975 si diploma ragioniere e parallelamente sviluppa la propria sensibilità artistica. Si iscrive quindi all’’Accademia delle Belle Arti di Venezia pur non terminandone i corsi essendo richiamato nelle Marche dalla famiglia. In questi anni intensifica la sua attività come pittore interessandosi alle esperienze surrealistiche e apprendendo le tecniche fotografiche. Nel 1976 partecipa ad alcune mostre collettive, nel 1980 realizza la prima personale riscuotendo apprezzamenti per la sua visione surrealistica del mondo rurale marchigiano e la sua tavolozza ricca di colori. “….. La solarità delle Marche, nel territorio, nelle persone, nei dipinti…….” Nel 1997, dopo una pausa di alcuni anni, riprende la produzione pittorica. Il disegno diventa composito alla ricerca di una personale costruzione dell’opera dove il sogno detta il segno che è contenitore del colore. L’ampio cromatismo è attinto dalla strada, dalla pubblicità, dalla vita quotidiana. Nel 1998 ha la fortuna di incontrare il maestro Giorgio Orefice, che lo introduce agli studi della geometria frattale e alla sua applicazione artistica. Profondamente coinvolto dall’olismo del mondo frattale, ne rielabora una personale interpretazione, traducendola anche in opere pittoriche con le classiche tecniche. Particolarmente apprezzate e identificative di Zambelli sono le ricomposizioni frattali delle città e della natura. Nel 1999 partecipa con Orefice alla fondazione del nuovo movimento artistico “Frattalismo”, promovendo tale corrente con mostre ed iniziative. Nel 2001, partecipa al movimento artistico marchigiano denominato "infinitismo", insieme ad altri artisti della sua regione.
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