René François Ghislain Magritte (Lessines, 21 novembre 1898 – Bruxelles, 15 agosto 1967) è stato un pittore belga.
Insieme a Paul Delvaux è considerato il maggiore esponente del Surrealismo in Belgio e uno dei più originali esponenti europei dell‘intero movimento. Dopo iniziali vicinanze al Cubismo ed al Futurismo, il suo stile s‘incentrò su una tecnica raffigurativa accuratissima basata sul trompe l‘oeil, alla pari di Salvador Dalí e di Delvaux, ma senza il ricorso alla simbologia di tipo paranoide del primo o di tipo erotico-anticheggiante del secondo. In passato si è usato ridurre parte dell‘opera magrittiana ad una semplice interpretazione psicologica secondo la quale alcune delle sue opere, quelle in cui i volti sono coperti da lenzuola, sono da collegare direttamente allo shock avuto dal pittore a quattordici anni, quando avrebbe visto (leggenda infondata come si accerterà più tardi) recuperare il cadavere della madre suicida nel fiume Sambre, coperta appunto da un panno attorno alla testa. Ma René Magritte, detto anche le saboteur tranquille per la sua capacità di insinuare dubbi sul reale attraverso la rappresentazione del reale stesso, non avvicina il reale per interpretarlo, né per ritrarlo, ma per mostrarne il mistero indefinibile. Intenzione del suo lavoro è alludere al tutto come mistero e non definirlo.
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