Carlo Cioni,Firenze 1930 2021
La formazione di Carlo Cioni risale agli anni cinquanta: periodo nel quale frequenta la galleria fiorentina “Numero” diretta da Fiamma Vigo; in seguito stabilisce un rapporto assiduo con alcuni giovani artisti e letterati fiorentini, fra cui anche Antonio Bueno. Negli anni settanta svolge un‘intensa attività di collaborazione con riviste d‘arte a Roma, Milano e Firenze. Negli anni ottanta inizia un lavoro dove le immagini che realizza, sia nel campo della pittura che della scultura, sono orientate alla ricerca dell‘origine potenziale della forma. Nel 1985 esponde una mostra antologica in Palazzo Vecchio a Firenze e nel 1986 è presente con un gruppo di opere alla mostra “Arte e Alchimia” curata da Arturo Schwarz alla Biennale di Venezia. Agli inizi degli anni novanta espone a Milano, Genova e Vicenza.
Fiorentino di adozione, ma valdambrino di adozione, Cioni aveva scelto Ambra come luogo in cui vivere e lavorare alle sue opere. L’artista ci lascia a 90 anni dopo la degenza all’ospedale del Valdarno
Addio a Carlo Cioni, artista e intellettuale che aveva eletto la Valdambra come luogo in cui vivere e lavorare: nato a Firenze nel 1930, l‘artista si è poi stabilito ad Ambra dove ha realizzato per diversi anni le sue pitture e sculture. Cioni se n‘è andato dopo un periodo di degenza all‘ospedale del Valdarno all‘età di 90 anni con un lascito di moltissime opere prodotte nel corso degli anni.
La formazione di Carlo Cioni risale agli anni cinquanta: periodo nel quale frequenta la galleria fiorentina "Numero" diretta da Fiamma Vigo; in seguito stabilisce un rapporto assiduo con alcuni giovani artisti e letterati fiorentini, fra cui anche Antonio Bueno. Negli anni settanta svolge un‘intensa attività di collaborazione con riviste d‘arte a Roma, Milano e Firenze. Negli anni ottanta inizia un lavoro dove le immagini che realizza, sia nel campo della pittura che della scultura, sono orientate alla ricerca dell‘origine potenziale della forma. Nel 1985 esponde una mostra antologica in Palazzo Vecchio a Firenze e nel 1986 è presente con un gruppo di opere alla mostra "Arte e Alchimia" curata da Arturo Schwarz alla Biennale di Venezia. Agli inizi degli anni novanta espone a Milano, Genova e Vicenza.
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